Nuova Riveduta:

Geremia 27:18

Se sono profeti, e se la parola del SIGNORE è con loro, intercedano ora presso il SIGNORE degli eserciti perché gli arredi rimasti nella casa del SIGNORE, nella casa del re di Giuda e in Gerusalemme, non vadano a Babilonia.

C.E.I.:

Geremia 27:18

Se quelli sono veri profeti e se la parola del Signore è con essi, intercedano dunque presso il Signore degli eserciti perché gli arredi rimasti nel tempio del Signore e nella casa del re di Giuda e a Gerusalemme non vadano a Babilonia».

Nuova Diodati:

Geremia 27:18

Se sono profeti e se la parola dell'Eterno è con loro, intercedano ora presso l'Eterno degli eserciti, perché gli arredi che sono rimasti nella casa dell'Eterno, nella casa del re di Giuda e in Gerusalemme, non vadano a Babilonia».

Riveduta 2020:

Geremia 27:18

Se sono profeti e se la parola dell'Eterno è con loro, intercedano ora presso l'Eterno degli eserciti perché gli arredi che sono rimasti nella casa dell'Eterno, nella casa del re di Giuda e in Gerusalemme, non vadano a Babilonia.

La Parola è Vita:

Geremia 27:18

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Geremia 27:18

Se sono profeti, e se la parola dell'Eterno è con loro, intercedano ora presso l'Eterno degli eserciti perché gli arredi che son rimasti nella casa dell'Eterno, nella casa del re di Giuda e in Gerusalemme, non vadano a Babilonia.

Ricciotti:

Geremia 27:18

E se sono profeti e se in essi c'è la parola del Signore ricorrano al Signore degli eserciti affinchè gli arredi che sono rimasti nella casa del Signore e nella reggia di Giuda e in Gerusalemme non vadano in Babilonia -».

Tintori:

Geremia 27:18

E se son profeti, e se possiedono la parola dei Signore, s'interpongano presso il Signore degli eserciti, affinché i vasi che sono stati lasciati nella casa del Signore, nella casa del re di Giuda e in Gerusalemme, non vadano a Babilonia.

Martini:

Geremia 27:18

Ed eglino se son profeti, e se è in essi la Parola del Signore, s'interpongano presso il Signore degli eserciti, affinchè i vasi, che son rimasi nella casa del Signore, e nella casa del re di Giuda, e in Gerusalemme, non vadano a Babilonia.

Diodati:

Geremia 27:18

Che se pure eglino son profeti, e se la parola del Signore è appo loro, intercedano ora appo il Signor degli eserciti, che quegli arredi che son rimasti nella Casa del Signore, e nella casa del re di Giuda, e in Gerusalemme, non vadano in Babilonia.

Commentario abbreviato:

Geremia 27:18

12 Versetti 12-18

Geremia convince il re di Giuda ad arrendersi al re di Babilonia. È forse saggio sottomettersi al pesante giogo di ferro di un tiranno crudele, per assicurarsi la vita; e non è forse molto più saggio sottomettersi al giogo piacevole e facile del nostro Signore e Maestro, Gesù Cristo, per assicurarsi l'anima? Sarebbe bene che i peccatori avessero paura della distruzione minacciata contro tutti coloro che non vogliono che Cristo regni su di loro. Perché dovrebbero morire di una seconda morte, infinitamente peggiore di quella per spada e carestia, quando possono sottomettersi e vivere? E coloro che incoraggiano i peccatori a continuare a peccare, periranno con loro.

Riferimenti incrociati:

Geremia 27:18

1Re 18:24,26
Ger 7:16; 15:1; 18:20; 42:2; Ge 18:24-33; 20:17; 1Sa 7:8; 12:19,23; 2Cron 32:20; Giob 42:8,9; Ez 14:14,18-20; 22:30; Mal 1:9; Giac 5:16-18

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